Troppo colesterolo può fare male alla salute. Diversi studi scientifici hanno infatti associato suoi eccessi all’aumento del rischio di aterosclerosi, quel fenomeno che restringendo il diametro interno delle arterie e aumentando la probabilità che si formino dei trombi espone al rischio di gravi eventi cardiovascolari, inclusi infarti e ictus.
In particolare, a promuovere l’aterosclerosi è il cosiddetto colesterolo cattivo (detto anche LDL, acronimo anglosassone con cui vengono indicate le particelle che lo trasportano nel sangue – le Low Density Lipoproteins). Il colesterolo buono (o HDL, dall’inglese High Density Lipoproteins) non dovrebbe invece scendere al di sotto di livelli considerati minimi, perché aiuta proprio ad eliminare gli eccessi di questa molecola.
Alla base dell’aumento del colesterolo totale e di quello cattivo possono esserci dei fattori genetici, ma non solo: anche l’alimentazione può giocare un ruolo determinante.
Ecco un decalogo di alimenti da limitare e consigli utili che possono aiutare a tenere sotto controllo i suoi livelli.

Uova (max 1 volta a settimana)
Mitili (cozze, vongole, cannolicchi….)
Carni grasse e conservate (agnello, salumi, salsicce…)
Lardo
Latticini
Olio di cocco
Olio di palma
Metodi di cottura (fritture in primis, ma anche cotture prolungate)
Pelle del pollame (toglierla prima di cuocere la carne)
Grassi idrogenati contenuti in alcuni prodotti confezionati (merendine, biscotti frollini, patatine…)